La Verità non è venuta nel mondo nuda Il Vangelo di Filippo è un vangelo apocrifo di origine gnostica, scritto in copto nella seconda metà del II secolo, probabilmente da un prototesto greco perduto. L’attribuzione pseudoepigrafa è a Filippo, apostolo. Contiene 127 detti di Gesù, molti dei quali relativi ai sacramenti. Andato perduto con l’estinguersi dello gnosticismo, non menzionato da Padri della Chiesa, nel 1945 ne è stata ritrovato un manoscritto databile al IV secolo tra i Codici di Nag Hammâdi. I vangeli gnostici sono un insieme di opere, che ha origine nel colto ambiente intellettuale di Alessandria d'Egitto, circa nel II secolo, nell'ambito di quella corrente mistico-filosofica nota come gnosticismo, in particolare dello gnosticismo cristiano. Dal punto di vista confessionale, nessuno dei vangeli gnostici è incluso nel canone della Bibbia di alcuna confessione cristiana, e dunque sono considerati vangeli apocrifi. Attualmente i tredici rotoli in papiro, che contengono complessivamente 53 scritti gnostici e per un piccolo gruppo di manoscritti, acquistati subito dalla Fondazione Jung di Zurigo catalogati e trascritti e studiati.
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L’immagine delle cose
https://vimeo.com/800591163 La memoria e il Campo Astrale Schola Philosophica Hermetica Fratellanza Terapeutica Magica di Miriam di Giuliano KremmerzL’immagine delle cose si conserva in noi in un campo inesplorato che appena oggi comincia ad attirare l’attenzione dei psichisti. Questo campo che è in noi e fuor di noi è la riserva da cui la nostra coscienza umana … Leggi tutto L’immagine delle cose